Testo e Senso
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso
<p><em>Testo e Senso</em> è una rivista scientifica interdisciplinare nata nel 1998 presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Si occupa di testi, di media vecchi e nuovi e dei sistemi culturali che da essi derivano e assume come tema centrale la riflessione intorno al problema di un nuovo statuto delle discipline legate al testo. Nel farlo, si affida a una pluralità di punti di vista e di interazioni teoriche e metodologiche che vanno dalla teoria e critica letteraria, alla filologia, alla linguistica, agli studi culturali, ai communication studies, alle scienze cognitive, alle neuroscienze, alle digital humanities.</p>Università degli Studi di Roma Tor Vergatait-ITTesto e Senso2036-2293Minerva e il pappagallo
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/671
<p>Da quando è stato rilasciato da OpenAI nello scorso autunno il sistema di interazione linguistica ChatGPT, basato a sua volta sul modello linguistico GPT-4, è assurto agli onori della cronaca e del dibattito, sia specialistico sia pubblicistico. In questo paper, dopo averne esaminato i principi, intendo esaminare le possibili ricadute di questa classe di sistemi sulle pratiche della ricerca scientifica in ambito umanistico e in particolare in ambito umanistico digitale o computazionale. La tesi che propongo è che ChatGPT già nello stato di avanzamento in cui si trova oggi 1) rappresenta un ottimo strumento di supporto per la progettazione e implementazione di workflow di ricerca; 2) potrebbe avere un impatto rilevante nella qualità e nella efficacia della ricerca umanistica digitale/computazionale.</p>Fabio Ciotti
Copyright (c) 2023 Fabio Ciotti
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272628931510.58015/2036-2293/671"La ciociara": riscritture teatrali dal romanzo di Moravia e dal film di De Sica
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/669
<p>L’articolo presenta due adattamenti teatrali basati sulla <em>Ciociara</em>, il romanzo di Alberto Moravia e il celebre film diretto da Vittorio De Sica. Il primo lavoro di cui si parla è quello realizzato dal compositore Marco Tutino su commissione del <em>War Memorial Opera House</em> di San Francisco nel 2015, un melodramma prevalentemente tratto dal film del 1960. Il secondo adattamento qui analizzato è costituito da un copione inedito, scritto da Annibale Ruccello nel 1985 e molto vicino al romanzo di Moravia. Questa versione, in sintonia con la visione critica del romanzo, proietta le due protagoniste in un ipotetico futuro rimasto sospeso nell’epilogo narrativo. La ricerca esamina queste due opere teatrali, evidenziando le loro connessioni con le opere originali e sottolineando le diverse prospettive attraverso cui le vicende vengono reinterpretate sul palcoscenico.</p>Pamela Parenti
Copyright (c) 2023 Pamela Parenti
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272631932810.58015/2036-2293/669Un’umanità con tutte le facoltà intatte: risvegliarsi dall'immanenza della guerra
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/686
<p>Gli studi dei modi e delle forme della rappresentazione del conflitto presentati nel Dossier delineano uno spazio di ricerca ampio, negli approcci critici, nelle discipline coinvolte, nelle scelte testuali. Una consapevolezza emerge: è attraverso l’opera letteraria, nell’espressione artistica – nella scelta di dare conto e forma di un’esperienza, o un fatto, decisivo, terribile e così tragicamente umano come la guerra, attraverso una scrittura, e cioè con un’operazione di riflessione e stilizzazione – che un’umanità si può, per l’appunto, ricomporre, ritrovando, scheggiate e incrinate, ma forse ancora intatte, tutte le proprie facoltà, come accade al sergente X del racconto di J. D. Salinger, <em>Per Esmé con amore e squallore</em>.</p>Giovanni BarraccoPaolo Sordi
Copyright (c) 2023 Giovanni Barracco, Paolo Sordi
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-2726111610.58015/2036-2293/686Parole oltre i conflitti
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/675
<p>Il contributo si propone di presentare i primi risultati di un’analisi linguistica che mira a esplorare l'uso decostruttivo delle 'parole gentili' rispetto alle parole dell'odio e del conflitto. Attraverso l'esame di alcuni esempi, verrà indagata la costellazione lessicale costruita attorno alla parola cardine ‘gentile’, della quale si ricostruirà l’evoluzione diacronica per mostrare come nel corso del tempo si siano affermati valori spesso distanti rispetto a quelli originari fino a giungere, in alcuni casi, a impieghi nei quali il termine acquisisce, sulla base del contesto, significati non positivi: si pensi a ‘per cortesia’ o ‘cortesemente’, diffusi nel linguaggio burocratico (ma recepiti anche dai mezzi di comunicazione), che possono essere usati sia per formulare richieste garbate, sia per esprimere ordini, fondati di solito su una posizione di autorità. Di tali molteplici significati di ‘gentile’ (e di ‘gentilezza’) rimane traccia nel patrimonio paremiologico e fraseologico della lingua italiana, anche in questo caso con valori non sempre positivi; si pensi all’espressione ‘sesso gentile’ (o ‘gentil sesso’), oggi certamente non politically correct. Parte del contributo prenderà in esame testi prodotti dalle intelligenze artificiali generative del tipo di ChatGPT, che, come è noto, sono sottoposte ad algoritmi ‘etici’ che limitano l’uso del linguaggio offensivo e discriminatorio.</p>Patrizia Bertini MalgariniMarzia CariaManuel Favaro
Copyright (c) 2023 Patrizia Bertini Malgarini, Marzia Caria, Manuel Favaro
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-2726172710.58015/2036-2293/675A Legacy of Loss
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/674
<p>76 years have elapsed since the dramatic Partition of the Indian Subcontinent: yet, its specter continues to loom large over the three countries that were established following the end of the Raj and the liberation war that led to the formation of Bangladesh, in 1971. In an effort to shed light on the still underexplored partition of Bengal, Manjira Majumdar has compiled and edited a collection of ten short stories and a longer fictional piece meaningfully entitled No Return Address: Partition and Stories of Displacement (2022). This essay sets out to investigate the feelings of uprootedness and loss experienced by the protagonists, longing for a place to belong.</p>Elisabetta Marino
Copyright (c) 2023 elisabetta marino
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-2726293810.58015/2036-2293/674L’«inexpiable et sacrilège blessure» : l’orrore guerresco e l’indicibile in La Route des Flandres di Claude Simon
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/656
<p class="Corpotestometa">L’articolo inquadra la rappresentazione degli effetti traumatici della guerra sulla psiche umana delineata in <em>La Route des Flandres</em> di Claude Simon, analizzando la forma di discorso indiretto libero cui essa viene affidata. Isolando le varie componenti del cosiddetto del memory monologue, l’articolo circoscrive la restituzione dell’attività cognitiva del protagonista operata nel testo, focalizzando il modo in cui esso evoca l’incapacità di costruire un discorso sui propri ricordi della guerra. Si intende così restituire al dibattito sul tema guerresco un’opera importante dello sperimentalismo francese, tentando di valorizzare il particolare grado di realismo cui questa, in virtù della sua complessità, riesce ad assurgere.</p>Fabiana Cecamore
Copyright (c) 2023 Fabiana Cecamore
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-2726395010.58015/2036-2293/656Il G8 di Genova nelle graphic novels
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/640
<p>Se la guerra è da sempre la materia narrativa per eccellenza, essa non è tuttavia oggetto di narrazioni esclusivamente letterarie ma, anzi, è strettamente correlata alla dimensione visiva, che a partire dal Novecento, soprattutto, è stata costruita e veicolata dai mezzi di comunicazione di massa (televisione e cinema <em>in primis</em>). Anche nel caso dei tragici eventi del G8 di Genova sono numerosissimi i contributi che attraverso la forza delle immagini tentano di restituire un significato all’insensata violenza di quegli accadimenti: artisti come Zerocalcare, in particolare, con le loro <em>graphic novels</em> hanno fissato sulla carta gli scenari di quella che è stata definita da Amnesty International «la più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale».</p>Valentina Corosaniti
Copyright (c) 2023 Valentina Corosaniti
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-2726516510.58015/2036-2293/640La guerra nei poemi epico-cavallereschi: appunti stilistico-linguistici sulla rappresentazione delle scene belliche
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/636
<p>Tra singolar tenzoni, battaglie e assedi, i poemi epico-cavallereschi sono disseminati di scene di guerra. Partendo da alcune considerazioni sull’ideologia degli autori verso la guerra, il contributo analizza diversi aspetti stilistici e linguistici della rappresentazione delle scene belliche nei poemi maggiori della nostra tradizione (dall’<em>Inamoramento de Orlando</em> di Boiardo alla <em>Gerusalemme liberata</em> di Tasso, passando per il <em>Furioso</em>), come il ricorrere di situazioni e moduli fissi, l’uso di tecnicismi militari e l’inserimento di dettagli tecnico-realistici. Lo scopo è di verificare come l’evoluzione del poema tra Quattro e Cinquecento abbia intaccato anche il modo di descrivere gli episodi guerreschi.</p>Andrea Cortesi
Copyright (c) 2023 Andrea Cortesi
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-27266710010.58015/2036-2293/636'Tempi di guerra' in "Diario clandestino" e in altre pagine di Giovannino Guareschi
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/639
<p>Il contributo si sofferma sul tema del ‘tempo del prigioniero’, affrontato da Giovannino Guareschi in <em>Diario clandestino</em> e in altre pagine riguardanti la sua esperienza di internato durante la seconda guerra mondiale. Fuso con la pena di una paternità interrotta (e che si tenta di recuperare), tale ‘sentimento del tempo’ si sostanzia non solo di dati obiettivi, bensì soprattutto di fantasie, desideri, sogni, che, tradotti in parole, reagiscono all’orrore della guerra esprimendo, e in qualche modo realizzando, la possibilità di un tempo alternativo.</p>Francesca Favaro
Copyright (c) 2023 Francesca Favaro
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272610111010.58015/2036-2293/639Pacificazione e conflitto ne L'Antidoto di Vittorio Alfieri
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/635
<p align="JUSTIFY"><span style="color: #000000;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;">Il contributo si propone di indagare gli aspetti del conflitto e della pacificazione nella produzione comica di Vittorio Alfieri, in particolare nella commedia<em> L'Antidoto</em>. Nella <em>pièce</em> in questione l'autore tenta di proporre una soluzione costituzionalista che chiude, secondo Arnaldo Di Benedetto, con una nota ottimistica la tetralogia politica, in una ricomposizione serena a metà strada tra il reale e il fantastico. Alla condanna antifrancese suggellata dall'opera satirica il <em>Misogallo</em>, segue quindi nell'ultima fase artistica di Alfieri una ricerca di pacificazione, che si rivela possibile e pianificabile solo nell'illusorio mondo dell'utopia proposto dalla commedia. In questo contesto si rivelano interessanti la rilettura e la reinterpretazione delle sue posizioni politiche, anche alla luce della censura cui le commedie furono inizialmente soggette, per poi essere pubblicate solo nel 1806.</span></span></span></p>Sara Gallegati
Copyright (c) 2023 Sara Gallegati
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272611111710.58015/2036-2293/635L'esilio e la vendetta: il salmo 137 nelle versioni di Guido Ceronetti e Davide Brullo
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/670
<p>«E se la letteratura occidentale moderna fosse già implicita, prevista […] nei Salmi? Un solo esempio per tutti: il salmo 137». Brullo (1978) traduce i Salmi percependovi l’ossessiva richiesta di Israele di essere ascoltato da Dio, dopo la distruzione del tempio da parte dei babilonesi e la deportazione. Ceronetti (1927-2018) dal canto suo scrive: «La morale, nei Salmi, è perfettamente <em>guerriera</em>». Il presente studio intende indagare le forme in cui la guerra trova espressione nel salmo 137, tramite le traduzioni poetiche di Ceronetti e Brullo, che del popolo ebraico sottolineano l’uno la furia vendicatrice e l’altro la disperazione dell’essere vittime. Una dicotomia che mostra quanto il conflitto caratterizzi il linguaggio della Bibbia e quel linguaggio poetico che dalla Bibbia deriva.</p>Chiara Orefice
Copyright (c) 2023 Chiara Orefice
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272611914210.58015/2036-2293/670Tra le Tempeste e la Rivolta
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/649
<p>Questo articolo esamina e confronta <em>In Stahlgewittern </em>(1920) di Ernst Jünger <em>Vita Caporetto!</em> (1921) di Curzio Malaparte, due opere che, da punti di vista e con risultati differenti, offrono un resoconto della Grande Guerra e tentano di aggirarne l’irredimibile irrappresentabilità attraverso la <em>mise-en-intrigue </em>letteraria. Le due opere sono inserite in uno schema euristico che traccia un <em>continuum </em>tra la <em>rappresentazione </em>diretta e immediata del conflitto e la sua <em>interpretazione</em>, mediata dal pensiero e dall’ideologia dell’autore.</p> <p> </p>Paolo Pizzimento
Copyright (c) 2023 Paolo Pizzimento
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272614316810.58015/2036-2293/649La mise en abyme intermediale del racconto della guerra
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/658
<p style="font-weight: 400;">Il presente contributo intende riflettere sulla rappresentazione della guerra proposta Bertolt Brecht in una sua opera meno nota, <em>L’abicì della guerra</em>. Si intende mettere in evidenza l’attualità di questo fototesto poetico, che fa interagire due linguaggi diversi, quello fotografico e quello poetico, con la consapevolezza dell’importanza di una maggiore comprensione dell’uso della fotografia. Si propone a tale scopo l’analisi della riscrittura che Adam Broomberg e Oliver Chanarin hanno proposto dell’opera di Brecht con la loro <em>War Primer 2</em>, testimonianza interessante del modo in cui la guerra e il suo racconto sono cambiati, ma anche strumento per una più profonda comprensione del modello brechtiano.</p>Dora Rusciano
Copyright (c) 2023 Dora Rusciano
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272616918610.58015/2036-2293/658«Sie werden doch Florenz nicht bombardieren». Max Krell testimone di guerra
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/657
<p>Il contributo è incentrato sulle memorie di Max Krell (1887-1962), esule in Italia dal 1938 a Firenze, testimone dell’emigrazione degli intellettuali in Italia e della Seconda Guerra Mondiale. In <em>Das alles gab es einmal</em>, opera dal forte carattere intertestuale e dalla grande rilevanza storica, l’autore presenta le cronache di un’epoca, che abbraccia tutta la prima metà del Novecento. Proprio a partire dall’esperienza diretta della guerra e in virtù del carattere realistico della narrazione, viene evidenziato il legame di Krell con alcuni autori del Novecento, quali Remarque e Hemingway. Alcuni passi delle memorie di Krell vengono esaminati in prospettiva diacronica, dalla Prima alla Seconda Guerra mondiale, seguendo il filo conduttore della testimonianza di momenti di brutalità e di solidarietà umana.</p>Federica Rocchi
Copyright (c) 2023 Federica Rocchi
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272618719710.58015/2036-2293/657La guerra in casa
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/651
<p>Il contributo presenta uno studio dei romanzi <em>Middle England</em> (2018) di Jonathan Coe e <em>Il decoro</em> (2020) di David Leavitt, incentrati rispettivamente sulla Brexit e sull’elezione di Trump. Combinando gli strumenti di critica letteraria e sociologia, l’analisi espone i sintomi del declino della politica occidentale, dai cortocircuiti nella comunicazione verbale al dilagare delle retoriche vittimarie. Nella ricerca ossessiva di una conferma alle proprie ansie identitarie, i cittadini di una democrazia al collasso ricorrono a due diverse opzioni: rintanarsi dentro a bolle anguste, oppure andare allo scontro, nel tentativo di annientare l’alterità che li minaccia.</p>Andrea Suverato
Copyright (c) 2023 Andrea Suverato
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272619920810.58015/2036-2293/651Dentro questa notte nessuno
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/683
<p>La contraddizione è la scaturigine dell’energia di <em>Quarantanove poesie e altri disturbi</em><a href="#_ftn1" name="_ftnref1">[1]</a><em>.</em> La si incontra già là dove prende le mosse per poi dar vita, assumendo forme diverse, all’intero organismo, dal tessuto linguistico, alle nervature compositive, al disegno complessivo</p> <p> </p> <p><a href="#_ftnref1" name="_ftn1">[1]</a> Cristina Alziati, <em>Quarantanove poesie e altri disturbi</em>, Milano, Marcos y Marcos, 2023.</p>Velio Abati
Copyright (c) 2023 Velio Abati
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272633134710.58015/2036-2293/683Storia della mia morte di Lauro De Bosis (e alternativa immaginata)
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/628
Roberto Vacca
Copyright (c) 2023 Roberto Vacca
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272634935610.58015/2036-2293/628Medici e gendarmi. La lingua dei galatei professionali nell’Italia unita
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/630
<p>A Unità compiuta, forte divenne il bisogno di rendere i cittadini italiani conformi al recente sistema di valori fondato su un inedito senso della Patria e su una rinnovata etica del lavoro; tale ambizioso obiettivo fu perseguito per mezzo di una letteratura per il popolo che mise un intero genere, quello del galateo, al servizio dei destini del Paese.</p> <p>In questo scenario si collocano le opere di Giuseppe Posta e Gian Carlo Grossardi, che pur muovendo da presupposti diversi e nonostante i tre lustri di distanza, si mostrano tra loro sostanzialmente omogenei nell’impiego di strategie comunicative congiunte ai vari livelli di analisi della lingua, il cui andamento sussultorio è cifra dell’intera varietà postunitaria.</p>Stefania Sotgiu
Copyright (c) 2023 Stefania Sotgiu
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272635736810.58015/2036-2293/630 Ricordo di Albino Pierro
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/633
<p>Un ricordo del poeta Albino Pierro</p>Emerico Giachery
Copyright (c) 2023 Emerico Giachery
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272637137510.58015/2036-2293/633Giorgio Patrizi tra retoriche vecchie e nuove
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/673
<p>Questo contributo si propone di mettere in risalto alcuni importanti meriti dello studioso Giorgio Patrizi, scomparso il primo settembre del 2023. Lo studioso, e critico letterario, è arrivato a immaginare un originale metodo di ricerca ricorrendo a ibridazioni di codici e sistemi derivanti dalla lezione strutturalista. Viene messo in evidenza il rigore con cui è riuscito a ripensare le categorie critiche a partire dalle deformazioni che hanno subito nel tempo.</p>Francesco Rizzo
Copyright (c) 2023 Francesco Rizzo
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272637738610.58015/2036-2293/673La carovana della storia
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/668
Mario Soldaini
Copyright (c) 2023 Mario Soldaini
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272638738910.58015/2036-2293/668Nuove indagini sul fascismo
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/681
Anna Angelucci
Copyright (c) 2023 Anna Angelucci
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272639139410.58015/2036-2293/681La didattica della letteratura nel tempo della crisi del sapere umanistico
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/679
Giovanni Barracco
Copyright (c) 2023 Giovanni Barracco
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272639540110.58015/2036-2293/679Petrucci e la storia sociale della cultura scritta
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/643
Stella Di Fazio
Copyright (c) 2023 Stella Di Fazio
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272640340910.58015/2036-2293/643Verità storica e finzione letteraria nel dibattito critico preunitario e nella pratica del romanzo
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/650
Pamela Parenti
Copyright (c) 2023 Pamela Parenti
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272641141610.58015/2036-2293/650La tradizione manoscritta nella letteratura italiana
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/682
Annalisa Pagliuso
Copyright (c) 2023 Annalisa Pagliuso
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272641742210.58015/2036-2293/682Brancati secondo Dondero
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/626
Carmine Chiodo
Copyright (c) 2023 Carmine Chiodo
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272642342710.58015/2036-2293/626A cento anni dalla Marcia su Roma
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/672
<p>This review presents the recent monographic issue of <em>Jacobin Italia </em>on the fascist regime and its legacies in Italian society, questioning the relationship between Italians and the experience of the twenty-year dictatorship a century after the March on Rome.</p>Gianluca Fiocco
Copyright (c) 2023 Gianluca Fiocco
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272642943410.58015/2036-2293/672La tensione tra Natura e immagine nella parola di Emilio Cecchi
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/680
Giovanni Barracco
Copyright (c) 2023 Giovanni Barracco
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272643544010.58015/2036-2293/680Letteratura e industria nell’Italia moderna
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/678
Ian Poggio
Copyright (c) 2023 Ian Poggio
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272644144410.58015/2036-2293/678Il lusso necessario della letteratura, istruzioni per l'uso
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/677
Alberto Cioni
Copyright (c) 2023 Alberto Cioni
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272644545010.58015/2036-2293/677Una biografia del fascismo
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/684
Raul Mordenti
Copyright (c) 2023 Raul Mordenti
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272645145410.58015/2036-2293/684Giovanni Pascoli e la maledizione del nido
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/631
Pamela Parenti
Copyright (c) 2023 Pamela Parenti
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272645545810.58015/2036-2293/631Commentare la filosofia con la natura. Intorno a un recente volume di Giorgio Stabile
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/632
Arianna Brunori
Copyright (c) 2023 Arianna Brunori
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272645946210.58015/2036-2293/632Libri ricevuti e asterischi 2023
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/687
Redazione
Copyright (c) 2023 Paolo Sordi
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272610.58015/2036-2293/687Canto sacro e canto profano nel Purgatorio dantesco
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/621
<p class="Corpotestodopotitolo"><span lang="IT">Il saggio propone un’interpretazione del panorama musicale del <em>Purgatorio</em> che tiene conto della funzione penitenziale ed espiatoria del canto nella liturgia del <em>Purgatorio</em> e della preziosa lezione di Robert Hollander sull’uso dei salmi nella <em>Commedia</em>. Nella seconda cantica, che media fra divino e umano, depurando quest’ultimo dalle scorie del male, un ruolo importante nel processo di riparazione spirituale è svolto dalla musica, sia sacra sia no, che Dante evoca abbondantemente in tutto il monte del purgatorio. Vera e propria ‘terra di mezzo’ anche musicale, la montagna sacra risuona soprattutto di salmi e inni intonati dai penitenti, e di meravigliose melodie cerimoniali, le beatitudini eseguite dagli angeli, che sottolineano il passaggio da una cornice a un’altra e sanciscono il progresso spirituale del pellegrino. Ma pure in questo ambiente essenzialmente liturgico, risaltano almeno un paio di canti che sembrano disturbare o eludere la funzione taumaturgica dei canti sacri: sono l’esecuzione, da parte del musico Casella (<em>Purgatorio</em>, II), di “Amor che nella mente mi ragiona”, la canzone che apre il terzo libro del <em>Convivio</em>, e il pericoloso episodio musicale della sirena (<em>Purgatorio</em>, XIX). Il percorso di purificazione si completa nel paradiso terrestre con una ricchezza di repertorio e stili nell’esecuzione dei canti che prelude alle polifonie del paradiso. </span></p>Francesco Ciabattoni
Copyright (c) 2023 Francesco Ciabattoni
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272621122710.58015/2036-2293/621L'insegnamento della letteratura come pratica di relazione
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/627
<p><span style="font-weight: 400;">In risposta alla tendenza, tipica di buona parte dell'attuale riflessione pedagogica, a enfatizzare l'importanza dei mezzi e degli strumenti (soprattutto quelli tecnologici), il contributo pone l'accento sull'importanza della dimensione umanistica e dialogica nell'insegnamento letterario. Una didattica che ambisca a essere efficace non può che avvenire nella relazione. Ciò vale in particolar modo per una disciplina come la letteratura, che per sua stessa natura è portata a stabilire relazioni: tra il lettore (il discente) da una parte e il suo mondo interiore e la dimensione collettiva (storica, sociale, civile ecc.) dall'altra, ma anche, nella concretezza dell'esperienza scolastica, tra docente e studenti in quella "comunità interpretante" che è il gruppo-classe.</span></p>Roberto Carnero
Copyright (c) 2023 Roberto Carnero
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272622923710.58015/2036-2293/627La figura di Edgar Allan Poe nella cultura letteraria italiana tra Ottocento e Novecento: il caso delle edizioni Sonzogno
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/624
<p>Collocandosi all’interno del filone di studi sulla letteratura tradotta, l’articolo indaga le modalità di adattamento e di circolazione dei racconti di Edgar Allan Poe nel panorama letterario italiano tra gli anni Ottanta del XIX secolo e gli anni Trenta del Novecento. Il caso di studio fornito da quattro traduzioni della casa editrice milanese Sonzogno pubblicate dal 1883 al 1934 (<em>Racconti straordinari</em>, <em>Nuovi racconti straordinari</em>, <em>Racconti grotteschi</em> e <em>Nuovi racconti strani</em>) è indicativo delle particolari strategie messe in campo dai mediatori italiani (l’editore e i diversi traduttori), finalizzate alla popolarizzazione della figura dello scrittore americano e della sua opera.</p>Francesca Razzi
Copyright (c) 2023 Francesca Razzi
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272623925310.58015/2036-2293/624«Il fuoco del deserto». Lettura de Le monache cantano di Anna Banti
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/625
<p>Nella dimenticata produzione letteraria di Anna Banti, <em>Le monache cantano</em> rappresenta un libro sconosciuto. L’articolo cerca 1) di leggere i racconti alla luce della precedente esperienza della Banti come storica dell’arte sotto il suo vero nome di Lucia Lopresti e 2) di mostrare, tramite il modello manzoniano dei <em>Promessi sposi</em>, la loro centralità per i successivi sviluppi della narrativa bantiana ruotante attorno al tema dell’identità.</p>Sonia Rivetti
Copyright (c) 2023 sonia
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272625526610.58015/2036-2293/625Un palinsesto algerino: la rappresentazione degli spazi in Meursault, contre-enquête di Kamel Daoud
https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/660
<p>Applicando gli strumenti della geocritica al romanzo <em>Meursault, contre-enquête</em> (2014) dello scrittore algerino Kamel Daoud, quest’articolo si propone di mostrare in che modo l’analisi dello spazio in un’opera francofona possa portare alla luce degli elementi utili all’interpretazione. Nel libro considerato, emergono così i numerosi strati del tempo sedimentatisi nei luoghi, nelle città e nella società algerina: gli spostamenti e le riflessioni del narratore ripercorrono non soltanto il passato problematico dell’occupazione coloniale, ma anche le radici di una dolorosa storia familiare. Benché ogni tentativo di ricostruzione si riveli parziale e tutt’altro che univoco, la narrazione prosegue, suggerendo la possibilità di una condivisione insieme umana e letteraria.</p>Daniela Tomasella
Copyright (c) 2023 Daniela Tomasella
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0
2023-12-272023-12-272626728610.58015/2036-2293/660