Le vie della scrittura: storia individuale, storia collettiva

Autori

  • Grazia Basile Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Salerno

Parole chiave:

linguistica, apprendimento, scrittura, filogenesi, ontogenesi

Abstract

Riassunto:

Grazia Basile

Le vie della scrittura:
storia individuale, storia collettiva

Lo scopo di questo saggio è di indagare i processi che sono sottesi all’apprendimento della scrittura, sia da un punto di vista filogenetico che da un punto di vista ontogenetico, evidenziandone similarità e differenze rispetto alla lingua parlata.
Nel corso della filogenesi della specie umana la comparsa delle prime forme di scrittura è da collegare sia a bisogni specifici delle comunità umane sia all’emergere di comportamenti e di pratiche eminentemente sociali. Analogamente, da un punto di vista ontogenetico, il bambino, fin dalla più tenera infanzia, ha bisogno di interagire con gli altri esseri umani e di sviluppare un comportamento sociale all’interno di forme di vita che lo predispongono all’acquisizione della lingua storico-naturale, prima nella forma orale e poi in quella scritta, della comunità di parlanti di cui fa parte. L’acquisizione della lingua orale avviene in modo naturale, invece, nel caso della lingua scritta, c’è necessariamente bisogno di un addestramento specifico da parte di un adulto competente e disponibile. La dimensione della socialità è dunque essenziale sia per imparare a parlare che per imparare a scrivere. Apprendere a scrivere richiede poi la maturazione del sistema manuale e lo sviluppo di un certo livello di astrazione per stabilire le corrispondenze tra i segni scritti, visivi, e i suoni delle parole. In quest’ultimo caso si tratta del raggiungimento di una consapevolezza metalinguistica, che è l’esito finale di un continuum che va dai comportamenti epilinguistici inconsci fine alle vere e proprie attività metalinguistiche coscienti.

Resumé:

Le but de cet article est d'étudier les processus qui sont à la base de l'apprentissage de l'écriture, aussi bien d'un point de vue phylogénétique que d'un point de vue ontogénétique, en soulignant les similitudes et les différences par rapport à la langue parlée. Au cours de la phylogénie de l'espèce humaine l'apparition des premières formes d'écriture doit être reliée soit aux besoins spécifiques des communautés humaines, soit à l'émergence de comportements et de pratiques éminemment sociaux.

D’une manière analogue, d'un point de vue ontogénétique, l'enfant, dès la petite enfance, a besoin d'interagir avec d'autres êtres humains et de développer un comportement social à l’intérieur des formes de vie qui le prédisposent, d'abord sous forme orale et ensuite sous forme écrite, à l'acquisition de la langue historique-naturelle de la communauté linguistique à laquelle il appartient. L'acquisition du langage oral est naturelle, alors que, dans le cas de la langue écrite, il y a nécessairement besoin d’un entraînement spécifique par un adulte compétent et disponible. La dimension de la socialité est donc essentielle à la fois pour apprendre à parler que pour apprendre à écrire. Apprendre à écrire demande ensuite la maturation du système manuel et le développement d'un certain niveau d'abstraction afin d'établir les correspondances entre les signes écrits, visuels, et les sons des mots. Dans ce dernier cas, il s’agit d’atteindre une conscience métalinguistique, qui est le résultat final d'un continuum qui commence à partir des comportements épilinguistiques inconscients jusqu’à les activités métalinguistiques conscientes. 

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Pubblicato

10 dic 2014

Come citare

Basile, G. «Le Vie Della Scrittura: Storia Individuale, Storia Collettiva». Testo E Senso, n. 15, dicembre 2014, https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/293.

Fascicolo

Sezione

Dossier