Contagi

Il topos della Bella Addormentata in The Monk e Dracula

Autori

  • Paolo Pepe

Abstract

Cento anni separano due dei capolavori gotici di maggior successo della letteratura inglese: The Monk (1796) di Matthew Gregory Lewis e Dracula (1897) di Bram Stoker. In questo caso il dato svela un collegamento, il cui rilievo va ben oltre la mera curiosità. In particolare, esiste fra i due romanzi una relazione testuale fatta di echi, richiami, anticipazioni e riprese che si dipanano a partire da un nucleo di situazioni che The Monk presenta e Dracula ripropone, seppur ridefinite a rispecchiare nuove o mutate assiologie. Si tratta di situazioni riconducibili tutte a uno specifico motivo: la rielaborazione del topos della Sleeping Beauty, di cui il Gotico, con le sue varianti, più di altri generi rende esplicito il sottotesto morboso. Proprio l’analisi del modo in cui Lewis e Stoker trattano tale motivo fornisce elementi utili a chiarire il nesso che tiene dialetticamente insieme i due romanzi; offre inoltre, limitatamente a Dracula, lo spunto per la formulazione di una ulteriore ipotesi interpretativa, in chiave metaletteraria, delle istanze, delle pulsioni, dei malvagi piaceri che Dracula mette in gioco evocando, cento anni dopo, The Monk.

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Pubblicato

12 dic 2022

Come citare

Pepe, P. «Contagi: Il topos della Bella Addormentata in The Monk e Dracula». Testo e Senso, n. 25, dicembre 2022, pagg. 121-38, https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/594.