Contagi
Il topos della Bella Addormentata in The Monk e Dracula
Abstract
Cento anni separano due dei capolavori gotici di maggior successo della letteratura inglese: The Monk (1796) di Matthew Gregory Lewis e Dracula (1897) di Bram Stoker. In questo caso il dato svela un collegamento, il cui rilievo va ben oltre la mera curiosità. In particolare, esiste fra i due romanzi una relazione testuale fatta di echi, richiami, anticipazioni e riprese che si dipanano a partire da un nucleo di situazioni che The Monk presenta e Dracula ripropone, seppur ridefinite a rispecchiare nuove o mutate assiologie. Si tratta di situazioni riconducibili tutte a uno specifico motivo: la rielaborazione del topos della Sleeping Beauty, di cui il Gotico, con le sue varianti, più di altri generi rende esplicito il sottotesto morboso. Proprio l’analisi del modo in cui Lewis e Stoker trattano tale motivo fornisce elementi utili a chiarire il nesso che tiene dialetticamente insieme i due romanzi; offre inoltre, limitatamente a Dracula, lo spunto per la formulazione di una ulteriore ipotesi interpretativa, in chiave metaletteraria, delle istanze, delle pulsioni, dei malvagi piaceri che Dracula mette in gioco evocando, cento anni dopo, The Monk.
##submission.downloads##
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2022 Paolo Pepe
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.