Il "big bang" delle narrazioni: la causalità

Autori

  • Stefano Calabrese Università di Modena e Reggio Emilia

DOI:

https://doi.org/10.58015/2036-2293/805

Parole chiave:

Logica causale, inferenza diagnostica/predittiva, cicli narrativi

Abstract

Alle origini della letteratura, i grandi cicli cosmogonici concepiscono il mondo come il risultato di una serie di eventi primordiali e sacralizzati, anziché come un processo in divenire con uno scopo definito: ciò che determina tutto è l’incipit, la causa; il decorso storico ne consegue e le spiegazioni della realtà sono diagnostiche. Se invece guardiamo alla letteratura della modernità, è il senso della fine ad avere determinato intrecci puntualmente target oriented: qui le cause hanno perso valore a favore degli effetti. Questo contributo analizza gli studi di logica causale di orientamento neuro-cognitivista e definisce un quadro di sviluppo ontogenetico della logica causale per poi dimostrare come epoca ricorra a una combinazione causale specifica in termini di adattività, affinché sia utile alla crescita dell’individuo. Il case-study applicativo è costituito nella parte finale dal romanzo naturalista.

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Pubblicato

09 dic 2025

Come citare

Calabrese, S. «Il “big bang” delle narrazioni: la causalità». Testo e Senso, vol. 1, n. 29, dicembre 2025, pagg. 131-46, doi:10.58015/2036-2293/805.

Fascicolo

Sezione

Medicina narrativa e Neuronarratologia