Soggettività femminile e spazio domestico nell’era del lavoro agile. Un confronto tra The Last Samurai di Helen De Witt e Negative Space di Gillian Linden
DOI:
https://doi.org/10.58015/2036-2293/811Parole chiave:
Lavoro agile, identità, spazio domesticoAbstract
L’articolo analizza il rapporto tra lavoro agile, spazio domestico e identità femminile nella narrativa del XXI secolo, confrontando The Last Samurai di Helen DeWitt (2000) e Negative Space di Gillian Linden (2022). Nei due romanzi, seppur da prospettive differenti, il lavoro intellettuale delle madri si intreccia con la dimensione domestica, rivelando tensioni profonde tra produzione e riproduzione sociale. In DeWitt la precarietà lavorativa diventa condizione paradossale di un progetto educativo utopico, mentre in Linden il lavoro nella fase successiva al lockdown si traduce in claustrofobia, ansia e alienazione
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