Tipologie cognitive della causalità nell’intreccio romanzesco

Autori

  • Valentina Conti Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

DOI:

https://doi.org/10.58015/2036-2293/813

Parole chiave:

Tipologie cognitive, causalità, intreccio romanzesco

Abstract

Fin dall’antichità, la narratività è stata percepita come strettamente legata alla causalità. Nella Poetica, Aristotele stabilisce che una trama ben costruita debba avere un inizio, uno sviluppo e una conclusione, con ogni evento collegato al precedente e al successivo secondo leggi di necessità o di verosimiglianza. Questa concezione classica, per quanto reinterpretata e adattata nei secoli, è rimasta dominante fino all’Ottocento; al tempo stesso, sembra non essere opinabile che l’evoluzione del romanzo tra la fine dell’Ottocento e il secondo Novecento possa essere letta come una progressiva ridefinizione, sino a giungere alla sua dissoluzione, del principio di causalità narrativa. Questo contributo cerca di mettere in luce tipologie cognitive di causalità che sembrano essere preponderanti nell’intreccio romanzesco dal naturalismo alla narrativa postmodernista.

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Pubblicato

09 dic 2025

Come citare

Conti, V. «Tipologie cognitive della causalità nell’intreccio romanzesco». Testo e Senso, vol. 1, n. 29, dicembre 2025, pagg. 183-96, doi:10.58015/2036-2293/813.

Fascicolo

Sezione

Medicina narrativa e Neuronarratologia