Tipologie cognitive della causalità nell’intreccio romanzesco
DOI:
https://doi.org/10.58015/2036-2293/813Parole chiave:
Tipologie cognitive, causalità, intreccio romanzescoAbstract
Fin dall’antichità, la narratività è stata percepita come strettamente legata alla causalità. Nella Poetica, Aristotele stabilisce che una trama ben costruita debba avere un inizio, uno sviluppo e una conclusione, con ogni evento collegato al precedente e al successivo secondo leggi di necessità o di verosimiglianza. Questa concezione classica, per quanto reinterpretata e adattata nei secoli, è rimasta dominante fino all’Ottocento; al tempo stesso, sembra non essere opinabile che l’evoluzione del romanzo tra la fine dell’Ottocento e il secondo Novecento possa essere letta come una progressiva ridefinizione, sino a giungere alla sua dissoluzione, del principio di causalità narrativa. Questo contributo cerca di mettere in luce tipologie cognitive di causalità che sembrano essere preponderanti nell’intreccio romanzesco dal naturalismo alla narrativa postmodernista.
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