Brivido freddo. Panksepp, la musica e dintorni
DOI:
https://doi.org/10.58015/2036-2293/814Parole chiave:
Musica, effetto Mozart, freezing abbandonicoAbstract
La musica ha occupato più di altre forme estetiche l’attenzione dei neuro-cognitivisti perché tutti i suoi utenti sperimentano gli effetti che essa produce sul corpo: mutamenti di umore, miglioramenti nei processi di memorizzazione e performance attentive più risolutive. Inoltre, la musicoterapia è stata sperimentata con effetti migliorativi persino in alcuni casi di epilessia e Parkinson. Il contributo parte dagli studi di Jaak Panksepp sulla funzione ancestrale e adattiva della musica nel mettere in contatto le madri e la loro prole in gran parte dei mammiferi, oltre che dell’uomo, nel rappresentare un linguaggio che apparenta mente e corpo, e infine nel costituire uno strumento pro-sociale, ciò che spiega le grandi assisi collettive degli attuali concerti rock.
##submission.downloads##
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2025 Stefano Calabrese

Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.


