Testo letterario e radicalizzazione sociale dell’atomizzazione lavorativa
Il libro bolañiano dei morti, un caso di studio
DOI:
https://doi.org/10.58015/2036-2293/800Parole chiave:
Letteratura e lavoro, Piero Cipriano, Narrativa contemporaneaAbstract
L’articolo analizza Il libro bolañiano dei morti di Piero Cipriano (2020) come documento di interpretazione critica e rappresentazione letteraria della fase di maggiore radicalizzazione del lavoro smaterializzato in Italia. Configurandosi come «oggetto narrativo non identificato», il testo supera la convenzionale definizione dei confini di genere e risulta uno strumento di indagine epistemologicamente trasformativo. L’analisi approfondisce l’intersezione tra sfera professionale e privata – che consente all’autore una riflessione critica parimenti rivolta a fenomeni sociali, personali e filosofici. La perdita di possibilità di accedere agli spazi fisici del lavoro è infatti inquadrata in relazione all’impatto sulla collettività e sull’esistenza individuale.
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