Testo letterario e radicalizzazione sociale dell’atomizzazione lavorativa

Il libro bolañiano dei morti, un caso di studio

Autori

  • Stefano Bottero Università Ca' Foscari Venezia

DOI:

https://doi.org/10.58015/2036-2293/800

Parole chiave:

Letteratura e lavoro, Piero Cipriano, Narrativa contemporanea

Abstract

L’articolo analizza Il libro bolañiano dei morti di Piero Cipriano (2020) come documento di interpretazione critica e rappresentazione letteraria della fase di maggiore radicalizzazione del lavoro smaterializzato in Italia. Configurandosi come «oggetto narrativo non identificato», il testo supera la convenzionale definizione dei confini di genere e risulta uno strumento di indagine epistemologicamente trasformativo. L’analisi approfondisce l’intersezione tra sfera professionale e privata – che consente all’autore una riflessione critica parimenti rivolta a fenomeni sociali, personali e filosofici. La perdita di possibilità di accedere agli spazi fisici del lavoro è infatti inquadrata in relazione all’impatto sulla collettività e sull’esistenza individuale.

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Pubblicato

09 dic 2025

Come citare

Bottero, S. «Testo letterario e radicalizzazione sociale dell’atomizzazione lavorativa: Il libro bolañiano dei morti, un caso di studio». Testo e Senso, vol. 1, n. 29, dicembre 2025, pagg. 23-35, doi:10.58015/2036-2293/800.

Fascicolo

Sezione

Dossier: Una vita agile? Il lavoro senza ufficio