Leggere il codice del Web

Authors

  • Paolo Sordi Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"

Keywords:

HTML, CSS, World Wide Web

Abstract

Prima ancora di essere lette dagli uomini, le pagine web sono lette dalla macchina: sia il browser del navigatore/lettore oppure il crawler di un motore di ricerca, la macchina legge, interpreta e restituisce il senso di un linguaggio che struttura e ordina i contenuti del Web. La scrittura del codice, allora, la corretta strutturazione dell'ipertesto, l'utilizzo semantico delle etichette, degli attributi e dei valori del linguaggio di marcatura ipertestuale concorrono a determinare l'esperienza di lettura (entro certi limiti: la stessa possibilità di esperire una lettura) di una pagina sulla Rete nella misura in cui vanno incontro alle esigenze ordinative del lettore-macchina.

Diciassette anni fa, Tim Berners Lee inventò l’HTML come un linguaggio di marcatura di ipertesti semplice e immediato, per favorire il popolamento di informazioni e risorse del nascente World Wide Web. Oggi, dopo aver rischiato la scomparsa per manifesta inadeguatezza a rappresentare la complessità di un mondo virtuale uscito fuori dai confini accademici, l’HTML si impone di nuovo come l’unica vera lingua franca della Rete.

Published

14 Nov 2010

How to Cite

Sordi, P. “Leggere il codice del Web”. Testo e Senso, no. 11, Nov. 2010, https://www-2022.testoesenso.it/index.php/testoesenso/article/view/37.

Issue

Section

Dossier